16/07/2014
ROMA – Un bookmaker con una licenza estera può operare sul territorio italiano, anche senza una concessione dei Monopoli di Stato, a meno che la Questura decida di non concedere l’autorizzazione alla raccolta scommesse per motivi di ordine pubblico. È quanto ha stabilito il Tribunale di Bari, che ha archiviato il procedimento a carico del titolare di un Centro Trasmissione Dati, collegato al bookmaker maltese BetUniq, a cui la licenza di polizia era stata negata non per motivi di ordine ma proprio per la mancanza di una concessione da parte dei Monopoli di Stato. «Il Collegio – si legge nel testo del provvedimento – offrendo una articolata e completa ricostruzione storica dei provvedimenti legislativi e degli interventi della Corte di Giustizia Europea» è arrivato alla conclusione che «se la società straniera ha un’autorizzazione estera, per il principio del libero stabilimento e della libera prestazione di servizi di cui agli art 49 e 56 TFUE può operare sul territorio italiano a meno che l’autorizzazione ex art 88 tulps sia negata per motivi di ordine pubblico». In sostanza, il PM ha chiesto l’archiviazione del procedimento in ragione dei principi del diritto europeo sul libero scambi di prestazioni e servizi.
fonte Agipronews
