9 novembre 2015
ROMA – “Lo Stato non è in grado in questo momento di fare delle regole per arrivare a una linea comune. Il gioco ha bisogno di manutenzione continuativa, che negli anni però non è stata fatta”. E’ quanto ha detto – riporta Agipronews – Maurizio Ughi, vicepresidente di Agisco e amministratore unico di Obiettivo 2016, intervenuto nel corso del convegno per la presentazione del volume “C’è gioco e gioco” oggi alla Camera. “Nel 2016 ci sarà il rinnovo delle concessioni delle scommesse per nove anni, ma restano ancora irrisolti alcuni problemi – ha detto ancora – lo Stato prima dice che vuole controllare il gioco e poi invece non regola ad esempio l’accesso dei minori alle sale. Ho l’impressione che l’interesse principale sia difendere gli introiti pubblici più che rispondere all’esigenza del settore di avere regole certe all’interno delle quali operare”.
Fonte Agipronews