26/06/2014
ROMA – Un’evasione di mezzo miliardo l’anno, con oltre 5 mila agenzie che operano senza licenza del Questore e senza concessioni a fronte di un mercato regolare di 7.400. E’ la denuncia del vicedirettore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Luigi Magistro, raccontata nell’inchiesta-reportage su “l’Espresso” in edicola domani. “L’investimento è esiguo, per cui noi li chiudiamo e loro ricominciano da capo. Sono tantissimi, una vera emergenza nazionale”, spiega Magistro riferendosi ai Cdt. Operando “come pubblici esercizi, tipicamente Internet point, i Ctd accettano scommesse collegandosi ad un bookmaker, spesso estero, il tutto in assenza di concessione ed autorizzazione italiana. – aggiunge Magistro – Ovviamente, così facendo, non applicano alle scommesse l’imposta prevista in Italia. Questo consente loro di offrire quote migliori rispetto a quelle praticate dai concessionari autorizzati. Rimanendo al di fuori del circuito controllato dallo Stato, per molti è anche facile evadere le imposte sui redditi”.
Per reprimere il fenomeno “c’è un solo modo: effettuare controlli capillari. È quello che stiamo facendo insieme alle forze di Polizia e, in particolare, alla Guardia di Finanza. – conclude Magistro – Nel 2013 sono stati effettuati circa 2 mila interventi. Purtroppo, trattandosi di attività che richiedono investimenti modesti, alla chiusura di un centro segue spesso la riapertura sotto altro nome di copertura. È già in programma una intensificazione dei controlli specifici, così come di quelli volti a contrastare l’evasione delle imposte sui redditi che, nel caso di specie, si può stimare intorno ai 500 milioni di euro all’anno”.
fonte Agipronews