ROMA – La disparità di trattamento tra i bookmaker italiani e quelli esteri solleva una questione di legittimità costituzionale. È quanto sostenuto oggi dai legali di Obiettivo 2016 nell’udienza di merito al Tar Lazio contro la “risposta di cortesia” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che alla richiesta di ottenere l’autorizzazione alla raccolta ha ribadito
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ROMA – Senza la concessione del Ministero delle Finanze non si può avere la licenza di polizia per raccogliere scommesse: è quanto ha ribadito con sei sentenze il Tribunale Amministrativo Regionale della Basilicata, che non ha accolto i ricorsi presentati dai titolari di alcuni centri – collegati all’operatore Stanleybet – a cui le Questure di
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ROMA – Raccogliere scommesse senza concessione, ma grazie a un titolo autorizzatorio, è una richiesta “non contemplata dal quadro giuridico-istituzionale” e su cui “non è possibile interloquire”: è quanto si legge nella risposta – fornita “in spirito di leale collaborazione” – che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inviato a Snai Servizi, società che nel
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ROMA – “La nostra azione legale andrà avanti in tutte le sedi possibili perché pretendiamo che ci sia un’unica regola. Se nessun tribunale italiano la riconoscerà, la chiederemo all’Europa. In passato erano gli operatori non autorizzati i discriminati, adesso lo siamo noi e la questione deve essere risolta”. Così Maurizio Ughi, amministratore unico di “Obiettivo
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